Qualsiasi designer, così come ogni professionista pronto a lavorare con la grafica, si sarà trovato di fronte a un'annosa questione: meglio scegliere un font serif o sans serif? Le ultime tendenze in materia, soprattutto quelle relative ai design minimalisti, sembrano preferire l'ultima opzione, per un risultato più leggibile e pulito. Questo non vuol dire, tuttavia, che i più classici serif siano totalmente da accantonare, anche perché molto impiegati in ambito tipografico, nonché in declinazioni più classiche, o vintage, dei propri progetti. Quale è la differenza sostanziale fra queste due famiglie e, non ultimo, dove trovare una collezione di caratteri serif da scaricare in modo del tutto gratuito?
La distinzione tra font serif e sans serif è molto semplice, così come suggerisce anche la loro traduzione dal francese. Si tratta, infatti, di caratteri dotati o privi di "grazie”, ovvero di abbellimenti estetici su ogni singola lettera. In altre parole, una famiglia di font che presenta arrotondamenti, riccioli e legature sui singoli caratteri sarà certamente un font serif, una famiglia invece sprovvista sarà un font sans serif.
Online esistono le più svariate risorse per i font serif, da scaricare gratuitamente e installare sulla macchina in uso, affinché siano immediatamente disponibili nel proprio software preferito. Prima di procedere, tuttavia, si consiglia di verificare le condizioni d'uso da parte dei creatori, poiché non tutte queste famiglie possono essere impiegate anche in progetti commerciali. Di seguito, qualche consiglio:
- Fanwood leggibilità
- Chanticleer Roman libri stampati
- Sling grassetto
- Angleterre Book elegante
- Typography Times quotidiani