La validazione dei campi form non riguarda unicamente i controlli sui relativi parametri di input e il linguaggio client side o server side utilizzato per verificarne l'invio e il formato, ma anche l'usabilità dei moduli stessi; un form facilmente fruibile semplifica i processi d'interazione ma, come evidenzia la pratica, la gestione degli errori di compilazione ha in questo caso un ruolo fondamentale, soprattutto quando i campi proposti sono numerosi.
Nello specifico, è possibile identificare alcuni approcci per la gestione degli errori:
- un alert, posizionato in genere ad inizio pagina, segnala dopo il submit la presenza di campi non correttamente compilati, l'utente scorre la pagina e li identifica grazie ad evidenziazioni definite tramite regole di stile (grassetto, colore differente rispetto agli altri contenuti);
- viene proposto un elenco degli errori di compilazione, lo sviluppatore potrà eventualmente creare un ancoraggio tramite link ai campi che necessitano di essere nuovamente digitati;
- la validazione avviene inline (senza la necessità del submit) e i diversi campi vengono validati separatamente in modo che ad ognuno di essi corrisponda una potenziale notifica di errore.
Non mancano numerose varianti dei tre approcci proposti, così come sono tante le possibilità di contaminazione tra le voci elencate; esiste però anche un'alternativa, generalmente poco utilizzata, che potrebbe essere chiamata approccio "Errors-Only"; esso in pratica consiste nel mostrare all'utente soltanto i campi che necessitano di una revisione.
Difficile affermare con sicurezza che un approccio del genere consenta di generare form più usabili rispetto a quelli precedentemente proposti, esso rende gli errori immediatamente raggiungibili e visibili, ma non permette agli utenti di conservare una visione d'insieme dei campi compilati. Usability test approfonditi potranno aiutare a verificarne l'efficacia.