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5 comandi da shell che l'utente Linux dovrebbe conoscere

5 comandi da shell che l'utente Linux dovrebbe conoscere
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Chi usa da tempo una distribuzione Linux è spinto per esigenze personali o per semplice curiosità ad esplorare l'uso della shell. Conoscere anche pochi semplici comandi può essere utile ai neofiti, sopratutto quando un'applicazione non funziona o magari quando ci si ritrova a non poter utilizzare un ambiente grafico.

Oggi vi mostreremo 5 comandi/tool da shell che gli utenti alle prime armi dovrebbero esplorare. Il primo è "ls", abbreviazione di "list", che in pratica elenca tutti i file presenti nella directory dove ci troviamo. Se aggiungiamo l'opzione "-a" ci verranno mostrate le directory "nascoste", se invece usiamo "-lh" sarà possibile vedere anche il proprietario delle directory, la dimensione, la data di creazione e il numero dei file contenuti dentro queste ultime.

Se vogliamo spostarci tra queste directory possiamo usare il comando "cd" che è lo shortname per "change directory". Per spostarci dentro la directory documenti, ad esempio, possiamo lanciare l'istruzione:

cd Documenti

se riscriviamo "cd" torniamo alla root mentre per tornare indietro di una sola directory bisognerà usare questa formula:

cd -

Altro strumento utilissimo per l'utente è "cat", si usa per leggere i file di testo direttamente nella shell senza ricorrere ad editor di testo come nano. Ad esempio:

cat elencoclienti.txt

È possibile anche numerare le linee di testo usando l'opzione "-n":

cat -n eleconclient.txt

Adesso si passerà a qualcosa di più "complesso" che cambia da distribuzione a distribuzione, a meno che non si usi Snappy. Il gestore dei pacchetti su Ubuntu e Debian (e varie derivate) è APT e si invoca da shell tramite il comando "apt-get".

Utilizzare direttamente apt-get invece di passare per il Software Center ci permette di visualizzare in tempo reale le operazioni che esegue il gestore di pacchetti. Ad esempio, per installare un pacchetto presente nei repository basta daigitare:

apt-get install firefox

per rimuoverlo:

apt-get remove firefox

Tuttavia non sempre l'utente normale ha i poteri per installare pacchetti o modificare certi file presenti nella root.

Qui entra in scena l'ultimo comando che vi presentiamo oggi, si tratta di "sudo". Questo comando dona all'utente un'escalation dei privilegi temporanea che gli consente di ottenere il permesso di modificare un determinato file o di installare/rimuovere pacchetti. Finito il lavoro sudo si occupa di togliere i poteri all'utente standard in modo da garantire una maggiore sicurezza del sistema.

Ad esempio, se l'utente standard non è autorizzato ad installare il pacchetto firefox basterà inserire sudo prima di apt-get:

sudo apt-get install firefox

se invece vogliamo modificare un file di sistema possiamo sempre inserire sudo prima dell'avvio dell'editor di testo:

sudo nano filedisistema

Per approfondire: OMG!Ubuntu!

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