Il W3C ha recentemente proposto una nuova road map relativamente al rilascio delle specifiche per HTML5, secondo tale programma esse dovrebbero raggiungere lo status di raccomandazione alla fine del 2014, successivamente, cioè nel 2016, dovrebbero essere disponibili le specifiche per HTML 5.1.
In pratica, l'idea sarebbe quella di fornire una Candidate Recommendation per HTML5, da intendere come base per quelle ufficiali, al termine dell'anno corrente; in essa dovranno essere presenti soltanto quelle componenti che risulteranno stabili e supportate dai browser più utilizzati, le altre saranno escluse, inoltre, l'HTML Working Group avrebbe deciso di eliminare tutte quelle funzionalità che presentino problemi di interoperabilità con le implementazioni effettuate.
Contestualmente al lavoro per il rilascio delle specifiche definitive della release 5, verrà realizzata una bozza per la versione 5.1, essa dovrebbe integrare tutte le feature del rilascio precedente e quelle che non saranno incluse nella 5 per ragioni legate ad instabilità . In futuro si procederà così "a cascata", rilasciando una 5.2 (e così via) che verrà prodotta utilizzando gli stessi criteri per l'integrazione di funzionalità precedenteemnte escluse.
La nuova Road Map è stata pensata probabilmente per rendere più rapido il lavoro di ufficializzazione delle specifiche, se fosse stato rispettato il piano d'implementazione inizialmente previsto queste non sarebbero divenute stabili prima del 2022; tenendo conto delle attuali esigenze dei vari dispositivi per la navigazione, pretendere che gli sviluppatori aspettassero 10 anni per disporre di qualcosa di più di una draft sarebbe stato evidentemente impensabile.
Ma se per gli sviluppatori che hanno già cominciato da tempo ad utilizzare HTML5 non cambierà probabilmente molto, è inutile dire che tale inziativa, potrebbe non essere accolta positivamente da tutti i componenti dell'HTML Working Group, questo perché un programma basato sul frazionamento dei rilasci costringerà a confrontarsi su quali feature dovranno avere priorità sulle altre per ciascun aggiornamento.
Via | Arstechnica