È nota la vicenda che ha visto coinvolto Hans Reiser, creatore dell´omonimo file system per Linux, per l´omicidio di sua moglie Nina. Il processo di primo grado si è concluso lo scorso Aprile con un verdetto di colpevolezza per il geniale programmatore, nonostante molte delle prove fossero circostanziali e il corpo della vittima non fosse mai stato trovato.
Hans Reiser si è sempre dichiarato innocente, almeno fino a qualche giorno fa. A riportare il caso agli onori della cronaca sono infatti alcune voci di corridoio secondo cui Reiser si sarebbe offerto di rivelare dove si trova il corpo della moglie in cambio di uno sconto di pena, la cui entità verrà decisa solo il prossimo mese.
Le sorti dell´omonimo filesystem sembrano segnate: il ReiserFS appare sempre meno fra i filesystem preferiti soppiantato da Ext3, e il terribile crimine di cui si è macchiato il principale sviluppatore non potrà far altro che gettare cattiva luce su tutto il lavoro svolto non solo da Reiser, ma da tutti i collaboratori della ormai defunta Namesys.
Il promettente filesystem Reiser 4 è per ora ospitato dal sito ufficiale del kernel Linux, ma visti gli attuali sviluppi (e la difficoltà di inclusione ufficiale nel "kernel vanilla") è difficile pensare che il progetto possa sopravvivere ancora per molto.