Reuters segnala alcuni screzi tra Taiwan e Google. Il motivo del contendere è nella definizione che Google Maps propone dell'isola orientale, ovvero "provincia cinese". I rapporti tesi tra Taiwan e Cina sfociano dunque in questa protesta formale portata avanti addirittura dal Ministro degli Esteri Michel Lu secondo cui:
àˆ sbagliato definire Taiwan una provincia della Cina perché non lo siamo [...] Abbiamo contattato Google per esprimere la nostra posizione e abbiamo chiesto di correggere la descrizione.
Per Google il servizio mappe potrebbe causare ulteriori grattacapi e per l'alta dirigenza del Googleplex non resta che decidere una linea univoca da seguire, potendo così girare ad altre istituzioni il diritto/dovere di riconoscere o meno un paese. Le Nazioni Unite magari. Al momento Google non ha risposto e probabilmente da Taiwan neppure ci si aspetta una vera risposta. Quella contro Google Maps era probabilmente una semplice provocazione senza troppe pretese e Google difficilmente oserà muovere un solo dito contro quella Cina tanto difficilmente approcciata negli ultimi mesi.