E così la BMW è stata virtualmente massacrata da Google. Pagine eliminate dall'indice, reprimenda che ha fatto il giro delle testate online e qualche giorno di castigo prima di ripristinare la situazione. BMW, in pratica, avrebbe attuato sul proprio sito ogni sorta di trucco per riuscire a rimanere nelle posizioni di privilegio dell'indice: un po', un po', poi Google ha detto basta.
Per BMW il danno non è da sottovalutare. Danno di immagine, ovvio. Ma danno derivato inoltre dal fatto di non avere le proprie auto online, perdendo così inevitabilmente clientela e "appeal" per qualche giorno. Non era forse meglio perdere qualche posizione o ideare un sistema innovativo per far parlare di sé? Non è forse meglio un ingegnere particolarmente fantasioso che non un reparto SEO oltremodo zelante?
Poi però leggo che Google ha appena firmato un contratto estremamente interessante con Volkswagen, e mi vien da pensare male...