Uno sciogli-lingua inglese? No, o forse non ancora. Qualche tempo fa avevo raccontato un curioso aneddoto riguardante Google e l'assegnazione dei nomi alle sue Google Dance.
Questa volta vorrei raccontare un nuovo episodio molto particolare riguardante i loghi di Google, chiamati in inglese doodles.
Era l'agosto del 1999 e Larry Page e Sergey Brin erano pronti per partire in direzione del Nevada per partecipare ad un famoso evento chiamato Burning Man (rimando a Google per ulteriori approfondimenti sulla festa). Prima di scappare definitivamente dall'ufficio i due vollero giocare un po' con il logo e decisero di sostituire una delle due o di Google con la figura del Burning Man. Si trattava di una bozza approssimativa e molto amatoriale ma per chi conosceva l'evento era assolutamente riconoscibile e sembrava quasi volesse dire... Larry e Sergey non sono in casa al momento, se cadono i server mettetevi l'anima in pace, noi siamo al Burning Man.
La cosa passà quasi inosservata ma un paio di mesi più tardi, alla vigilia di Halloween, Sergey se ne uscì dall'ufficio di colpo con un nuovo logo con due zucche al posto delle due o. Sergey chiese a Marissa Mayer, attualmente una delle più quotate dirigenti in azienda, di metterlo online e nonostante quest'ultima fosse estremamente contrariata a causa della esecuzione grafica non proprio perfetta, quella sera Google espose un innovativo logo in Halloween style.
L'idea fu accolta con estremo entusiasmo dai fan del motore di ricerca, tanto da guadagnarsi anche un post sul famoso sito Slashdot.
Da allora il team di Google capì che i doodles riscuotevano un enorme successo sugli utenti e qualche anno più avanti l'azienda assunse Dennis Hwang, un laureato in informatica con spiccate doti artistiche per progettare ed organizzare la creazione di logotipi (questo l'arrangiamento italiano) dedicati alle principali festività e ricorrenze internazionali.