Google Cloud Platform è un sistema, costituito da diversi applicativi in grado di creare e gestire servizi in Rete. Big G tuttavia sembrerebbe essere consapevole di quanti inconvenienti possono manifestarsi in fase di esecuzione: gli applicativi a volte non funzionano correttamente o si arrestano del tutto. Per questo motivo, parallelamente alla piattaforma, sono state introdotte delle soluzioni in grado di affiancare i tecnici nel controllo dell'andamento dei servizi e per reagire ai guasti.
Le caratteristiche di cui dovrebbero essere dotati dovrebbero essere le seguenti:
- visualizzazione di progetti e servizi;
- rappresentazione delle informazioni mediante grafici aggiornati in tempo reale;
- statistiche e log;
- alert per la segnalazione di eventuali problemi;
- strumenti per l'interazione con i servizi in grado (almeno) di avviarli o arrestarli e possibilmente di inviare comandi tramite SSH.
Un primo prodotto concepito a tale proposito, ma ancora in versione beta, è Cloud Monitoring che raccoglie in sé tutte le caratteristiche appena indicate. Può essere inoltre configurato tramite Console ed interrogato mediante API.
Vi sarebbe però anche un'App, disponibile per Android e presto per iOS, che permette di svolgere le medesime interrogazioni e operazioni ma da dispositivo mobile. In questo caso, il lavoro per i responsabili delle infrastrutture Cloud aziendali dovrebbe essere notevolmente semplificato, sarà infatti sufficiente avere l'App installata sul proprio smartphone o tablet per poter accedere alla piattaforma. La versione per il Robottino Verde dispone anche dell'interazione via SSH.
Dalle prime reazioni degli utilizzatori pare che Mountain View sia riuscita ad interpretare correttamente le esigenze della propria utenza ma, sicuramente, l'azienda ha ancora del lavoro da fare per completare il set di strumenti da consegnare in dotazione con la Google Cloud Platform.