Dart è un linguaggio per lo sviluppo che venne lanciato nell'ottobre del 2011 con l'intenzione di mettere a disposizione dei coders un'alternativa a JavaScript; ora, a distanza di circa 4 anni dal suo rilascio, i responsabili del progetto avrebbero deciso di modificarne definitivamente l'impostazione e le finalità, motivo per il quale il loro scopo non dovrebbe essere più quello di pensionare JavaScript come soluzione per la creazione di Web applications.
Come è noto, l'evoluzione di Dart viene promossa da Mountain View ed è portata avanti da un team che, pur non lavorando direttamente per conto di Google, ne cura l'implementazione; a riprova del cambio di rotta recentemente intrapreso vi sarebbe la decisione di non integrare una Virtual Machine per Dart nel browser Chrome; un'iniziativa particolarmente importante se si tiene conto del fatto che tale supporto era allo studio ormai da alcuni anni.
La dotazione di una macchina virtuale avrebbe consentito di eseguire nativamente Dart almeno sul browser di Big G, superando così un limite non presente in JavaScript; la community che ruota intorno al linguaggio si sarebbe però dimostrata da subito contraria a questa scelta, richiedendo invece un livello di integrazione più elevato con la già citata soluzione per lo scripting lato client.
In pratica, rispondendo molto più efficacemente degli stessi creatori del progetto alla domanda che da tempo circola tra i coders ("A cosa serve veramente Dart?"), i suoi utilizzatori starebbero riuscendo a mettere in primo piano le esigenze legate all'ottimizzazione e al debugging in vista della compilazione in JavaScript e del successivo deploy.
Sulla base di del nuovo indirizzo, ci si potrebbe chiedere quanto Google possa essere ancora interessata a promuovere lo sviluppo di Dart; una sua eventuale dismissione dal network di Mountain View potrebbe essere però frenata dall'attuale impiego di questo linguaggio in alcune attività del gruppo come per esempio quella pubblicitaria.