Google Chrome ha la capacità integrata di caricare i contenuti in background, e questo processo è chiamato prerendering ed è una funzionalità disponibile dalla versione 17.
Da Chrome 63 in poi invece, il browser utilizza NoState Prefetch dove recupera le risorse in anticipo, ma non esegue il codice né esegue il rendering della pagina. Lo scopo è utilizzare meno memoria rispetto al prerendering e ridurre comunque i tempi di caricamento della pagina.
In breve, Prerendering migliora l'esperienza dell'utente e aiuta gli sviluppatori che ora possono aggiungere collegamenti di precaricamento ai loro contenuti per consentire a Chrome di riconoscere e caricare rapidamente tali risorse. Inoltre riduce l'intervallo di tempo da quando l'utente preme il tasto "Invio" e la visualizzazione di una pagina completamente caricata. A volte, capita che le pagine vengano caricate istantaneamente, quando succede, il merito va a questa funzione.
Chrome vuole sfruttare la nuova funzione per velocizzare la lettura dei contenuti che si trova all'interno dei suggerimenti di completamento automatico nella barra degli indirizzi, cercando di prevedere e caricare in anteprima i siti che hanno un'alta probabilità di essere visitati.
“Vorremmo iniziare ad usare il prerendering di Omnibox (ovvero la barra degli URL). Con questa funzione, Chrome inizierà a pre-renderizzare i suggerimenti di completamento automatico Omnibox ad alta affidabilità. Chrome sta attualmente precaricando le risorse per i suggerimenti utilizzando il prefetch NO-state, ma con questa funzione elaborerà ulteriormente la pagina web inclusa la costruzione dell'albero DOM e l'esecuzione di script".
Come abilitare questa funzione su Google Chrome
Ecco quindi come abilitare Prerender2 e Omnibox Prerendering nel browser Chrome:
- Visita la pagina chrome://flags scrivendolo nella barra degli indirizzi;
- Trova il trigger Omnibox per Prerender2 nel menu a discesa e seleziona il check box: "Abilitato";
- Attivata quindi Omnibox per il prerender2;
- Riavvia il browser;
Potresti abilitare anche Prerender2, che Google esegue come versione di prova da agosto 2021.