Se fino ad ora Google si è già comportata in maniera molto poco onesta e trasparente verso la comunità open, avendo terminato il supporto a XMPP per la nuova applicazione Hangout, ed essendo stata citata in una polemica notevole su VP8 e WebM, forse sta cercando una via per il riscatto: è stato annunciato proprio ieri che la API di Google Calendar basata sull´utilissimo protocollo CalDAV non solo continuerà a funzionare, ma sarà open e aperta a tutti esattamente come in questi anni.
Non solo questa API (comodissima, almeno secondo me) continuerà a funzionare quindi, ma subirà aggiornamenti integrandosi con CardDAV, e rendendo quindi la cloud di Google competitiva nel lungo periodo: avendo annunciato la chiusura della API basata su CalDAV, io ero arrivato addirittura a considerare di spostare il mio calendario su un server personale con OwnCloud.
Sarà possibile anche l´autenticazione tramite OAuth 2.0; c´è senza dubbio da gioire di tutto questo, dato che a molti non è piaciuta la mossa di Google, la quale ha deciso di ritrattare il proprio comportamento proprio in via del feedback degli utenti.