Prosegue lo sviluppo di Go (Goland), il linguaggio Open Source statically-typed inizialmente implementato in seno a Google; l'ultima versione stabile di questa soluzione concepita per semplificare la realizzazione di applicazioni ad alto livello di affidabilità è la 1.3.3 (per tutte le piattaforme supportate), ma Go 1.4 dovrebbe essere quasi completato e la nuova Release Candidate dovrebbe portare presto ad una definitiva.
Ma in questi giorni i componenti della community che ruota attorno al progetto starebbero già cominciando a pianificare quelle che dovrebbero essere le caratteristiche e le funzionalità di Go 1.5, infatti, se le scadenze fissate nell'attuale road map dovessero essere rispettate, questa versione potrebbe essere disponibile già entro i prossimo 6 mesi.
Uno dei cambiamenti più importanti tra quelli che dovrebbero riguardare tale release dovrebbe coinvolgere i repository, questi ultimi infatti sarebbero destinati all'archiviazione tramite Git, attualmente uno dei sistemi più utilizzati per il controllo di versione, piattaforma preferita in questo caso a Mercurial.
Per quanto riguarda invece le features relative all'architettura del linguaggio, gli sviluppatori avrebbero pianificato di rendere il Garbage Collector della 1.5 del tutto concorrente riducendo al minimo le pause; sostanzialmente l'obbiettivo da raggiungere tramite questa modifica dovrebbe essere quello di minimizzare le latenze del processo associato al Garbage Collector rendendo Go un linguaggio adatto all'implementazione di soluzioni basate su tempi di risposta particolarmente rapidi.
Tra le altre novità vi dovrebbe essere anche il progetto di riscrivere completamente in Go alcune componenti tra le quali il compiler, l'assembler e il linker; parte di questo lavoro sarebbe stata già eseguita, una volta conclusi gli interventi necessari l'eliminazione di C dal sorgente dovrebbe essere definitiva; contestualmente sarebbe stato pianificato anche un miglior supporto per Android nonché la compatibilità con l'architettura a 64 bit su PowerPc e ARM a 64 bit.
Via Rob Pike
