A differenza di quanto deciso da Canonical per notify-osd/Unity, gli sviluppatori di GNOME credono che un buon sistema di notifiche non debba ridursi a mostrare semplici messaggi informativi ma debba consentire all´utente di interagire con le applicazioni e permetterne la consultazione, anche quando queste non sono più visibili sullo schermo.
GNOME Shell utilizza tre differenti tipi di notifiche: persistenti, residenti e transitorie. Le prime vengono visualizzate per un certo numero di secondi, dopodiché finiscono nella message tray e da lì possono essere recuperate dall´utente; spariscono quando l´utente interagisce con l´applicazione che ha generato la notifica.
Le residenti sono uguali alle persistenti, tranne per il fatto che rimangono disponibili nella message tray anche dopo l´intervento dell´utente (per esempio la notifica di un messaggio di chat in Empathy); le notifiche transitorie, invece, sono in tutto e per tutto identiche a quelle di Notify-OSD.
Purtroppo, come evidenziato da alcuni commenti al post di presentazione, le notifiche residenti e quelle transitorie sono estensioni non ufficiali delle specifiche di FreeDesktop.org e, come tali, rompono la compatibilità con le versioni più recenti di KDE.
Non resta che attendere il rilascio di GNOME 3 per mettere alla prova il nuovo sistema di notifiche, sperando, nel frattempo, che le estensioni alle specifiche di FreeDesktop.org vengano integrate o uniformate, per il bene dell´interoperabilità tra applicazioni (e desktop environment).
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