I responsabili dello sviluppo di GIMP, forse la più nota applicazione Open Source per la manipolazione delle immagini, hanno recentemente diffuso un comunicato per rendere noto che il progetto non avrà più nulla a che fare con i code repository di SourceForge. Viene così a concludersi una collaborazione durata oltre un decennio che già nel corso degli ultimi anni aveva registrato i primi segnali di crisi.
I componenti del GIMP Team hanno ricordato come a partire dal 1999 SourceForge abbia svolto un ruolo fondamentale per l'implementazione e la distribuzione del programma così come per tutta la community che si raccoglie intorno al Free Software; la piattaforma è stata per lungo tempo una risorsa dalla quale scaricare l'installer di GIMP per i sistemi Windows, ma il funzionamento del servizio è ormai completamente cambiato rispetto alle origini.
Già nel corso del 2013 la proliferazione di pulsanti per il download associati ad advertising motivò la decisione di rimuovere l'eseguibile per l'ambiente di Redmond da SourceForge; ma la relazione tra GIMP e quest'ultimo, già ampiamente compromessa, sarebbe ulteriormente peggiorata quando i binari dell'applicazione vennero wrappati all'interno di un downloader in grado di installare software che nulla aveva a che fare con GIMP e senza che gli sviluppatori del programma fossero informati dell'iniziativa.
Ciò sarebbe accaduto nonostante le rassicurazioni ricevute dalla stessa piattaforma qualche anno prima:
..we want to reassure you that we will NEVER bundle offers with any project without the developers consent..
Per il Team di GIMP quanto successo rappresenterebbe un tradimento della fiducia, inizialmente motivata, riposta in SourceForge; si sarebbe così venuta a creare una soluzione ormai insanabile, aggravata dal fatto che il servizio avrebbe preso l'abitudine di non cancellare le pagine relative a progetti abbandonati per mantenerne il posizionamento e conservarne, almeno in parte, la capacità di monetizzazione.
A tal proposito i responsabili dell'applicazione consiglierebbero l'adozione di alcune contromisure come, per esempio, la rimozione completa delle URL (impedendo un avvicendamento dei progetti sul medesimo indirizzo), la cancellazione di tutti i file ancora presenti nel servizio e l'impostazione di redirect permanenti verso eventuali risorse esterne. Richieste ragionevoli dal punto di vista della crescita della community Open Source, ma probabilmente in conflitto con le esigenze di profitto della piattaforma.
Via GIMP