Un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale, chiamato GeoSpy e sviluppato da Graylark Technologies, sta sollevando dibattiti sulla sicurezza e la privacy online. GeoSpy è in grado di analizzare dettagli presenti nelle immagini, come architettura, vegetazione e distanza tra gli edifici, per identificare con precisione la loro posizione geografica in pochi secondi.
Secondo un’indagine condotta da 404 Media, lo strumento è stato inizialmente reso accessibile al pubblico, generando interesse ma anche preoccupazioni. Su YouTube sono comparsi video dimostrativi delle sue capacità, accompagnati da richieste inquietanti, come quelle di stalker interessati a localizzare individui. In seguito a queste segnalazioni, l’azienda ha deciso di limitare l’accesso, rendendolo disponibile esclusivamente a forze dell’ordine e enti governativi. Tuttavia, la versione riservata sembra essere ancora più avanzata rispetto a quella pubblica.
La semplicità d'uso è uno dei maggiori rischi di GeoSpy
La semplicità d’uso di GeoSpy è uno degli aspetti che desta maggiore preoccupazione. Mentre gli esperti in Open Source Intelligence (OSINT) necessitano di anni di pratica per padroneggiare tecniche simili, questo strumento consente anche a utenti senza competenze tecniche di geolocalizzare immagini con rapidità. Le sue implicazioni sono significative e variano a seconda degli utilizzatori.
Per le forze dell’ordine, GeoSpy rappresenta una risorsa preziosa, capace di accelerare le indagini, individuando luoghi rilevanti in immagini legate a crimini o minacce. Anche le aziende private, soprattutto quelle attive nella sicurezza informatica, potrebbero trarre vantaggio dall’uso di questa tecnologia per identificare l’origine di potenziali pericoli online. Tuttavia, il rischio maggiore riguarda l’uso improprio da parte di malintenzionati, come stalker, che potrebbero sfruttare la tecnologia per localizzare le loro vittime.
Nonostante le restrizioni imposte all’accesso pubblico, GeoSpy continua a sollevare interrogativi etici e legali. Il suo avanzamento segna un’importante evoluzione nella geolocalizzazione basata su immagini, ma evidenzia anche la necessità di trovare un equilibrio tra i benefici per le indagini legali e la protezione della privacy individuale, salvaguardando gli utenti da eventuali abusi.