Con una comunicazione che sicuramente non mancherà di suscitare qualche polemica, la software house californiana Adobe ha reso noto che Flash Player verrà fornito su Linux solamente per Google Chrome; tale iniziativa sarebbe la diretta conseguenza di un accordo concluso tra lo stesso gruppo di San Jose e i vertici di Mountain View.
Flash Player dovrebbe essere disponibile sia per le architetture a 32 che a 64 bit e utilizzare PPAPI (Pepper Plugin API) che è un'Application Programming Interface cross-platform per browser Internet al momento ancora allo stato di funzionalità sperimentale per Chromium e lo stesso Google Chrome.
PPAPI è un progetto sviluppato in seno ai laboratori di Mountain View, un fattore che potrebbe rendere il Flash Player per Linux fortemente dipendente dalle decisioni del colosso di Page e Brin; virtualmente tale API non sarebbe vincolata al browser targato Google e non ci dovrebbero essere limiti relativamente all'implementazione per altre applicazioni, ma gli esiti monopolistici sono sempre possibili.
Come sottolinea Adobe:
Flash Player will continue to support browsers using non-"Pepper" plugin APIs on platforms other than Linux.
Quindi, mentre il plugin continuerà la strada già percorsa al di fuori delle piattaforme Linux, per quest'ultima il cambio di rotta coinvolgerà le release successive alla 11.2 e non sarà più possibile scaricare il plugin direttamente dai server della casa madre.