Su Windows, si sa, l´aggiornamento dei programmi non di sistema è demandato agli stessi in maniera scoordinata e per nulla armonica. A tal fine, Chrome ha già provveduto da tempo a creare un suo indistruttibile servizio, che appunto aggiorna il browser di Big G in maniera silenziosa e puntuale, senza nemmeno chiederne il permesso all´utente.
Anche Firefox, da tempo immemore ormai, avvisa della presenza di aggiornamenti e ne forza l´installazione. La differenza rispetto al metodo adottato da Google sta nel fatto che, con lo UAC, i sistemi da Vista in poi devono chiedere il permesso (popup di conferma o password) all´utente per scrivere nella cartella dei programmi, e questo a ogni aggiornamento: una bella "fatica" secondo Mozilla, tanto più che gli aggiornamenti saranno sempre più frequenti.
Ebbene, questa "fatica" sembra verrà meno dal rilascio 10 in avanti, dove appunto Mozilla dovrebbe introdurre (sui soli sistemi Windows) un servizio similare a quello usato da Google.
Differentemente da esso, però (e per fortuna), questo servizio (o demone con gergo alternativo e più in voga presso i "geek") sarà opzionale, e quindi disattivabile.