Firefox 44, ennesima incarnazione del browser del "Panda rosso", rappresenta l'ultima release stabile dell'applicazione Open Source di Mozilla e introduce alcune novità dedicate a utilizzatori e developers; gli sviluppatori della fondazione continuano a seguire la politica basata sui rilasci ravvicinati lanciata alcuni anni fa che, nonostante la pressante concorrenza di Google Chrome, permette a questa soluzione libera e aperta di conservare un'importante quota di mercato.
Nel caso specifico sono state aggiornate sia la versione per il Desktop, su tutte le piattaforme supportate (distribuzioni Linux, OS X e Windows), che quella per l'ecosistema mobile installabile su Android. Dal punto di vista delle nuove funzionalità dedicate alla user experience, la maggior parte delle implementazioni effettuate dovrebbe riguardare quest'ultima, mentre per quanto riguarda i creatori di pagine Internet o Web applications e coders in generale, è possibile citare alcune features interessanti tra cui i nuovi warning per connessioni non affidabili ed errori dei certificati.
Da segnalare anche gli interventi effettuati per il miglioramento del supporto multimediale, con la versione orientata al Desktop che sarà in grado di abilitare il formato di compressione standard H.264 per il video nel caso in cui si disponga di un decoder di sistema; in alternativa verrà effettuato un fall back verso il file format WebM (appositamente concepito per HTML5) e VP9 nel caso in cui la piattaforma di riferimento non dovesse offrire tale supporto.
Firefox 44 adotta ora SHA-256 su Windows per venire incontro ai nuovi requisiti minimi delle firme per i certificati, mentre la validazione dei Web fonts è stata resa più restrittiva. Sono stati poi migliorati gli strumenti visuali per le animazioni, con la possibilità di visualizzare ed editare keyframe dall'inspector, i layout e le regole di stile. Interessante anche l'introduzione di un lettore integrato per il formato d'intercambio JSON che permetterà di effettuare ricerche, copie e salvataggi senza il ricorso ad estensioni.
Di particolare importanza la disponibilità della WebSocket Debugging API, concepita per il monitoraggio dei WebSocket frames, che rappresenta un'ulteriore evoluzione del percorso che porterà alla realizzazione di un inspection tool per questa tecnologia.
Da non dimenticare anche l'interfaccia appositamente implementata per i Service Workers e il supporto per il formato di compressione dati via HTTPS Brotli di recente inserito anche in Chrome.
Via Firefox