Torniamo a parlare del ramo di sviluppo di Fedora. La futura stable release del progetto, Fedora 37, implementerà svariate innovazioni interessanti che contribuiranno a migliorare la già ottima user experience della distribuzione. In Fedora 37 ad esempio verrò terminata la transizione ai pacchetti software RPM 4.18, ovvero la più recente versione del RPM Package Manager. Oltretutto gli sviluppatori hanno intenzione di: Adottare un un nuovo default compilation flag, inserire un miglior supporto per gli zero touch onboarding/edge device e realizzare un sistema di firma dei pacchetti software. Inoltre è in discussione anche la possibilità di abilitare l'accesso illimitato ai pacchetti su Flathub, lo store online dei programmi in formato Flatpak, su GNOME Software. In questi giorni i developer della distribuzione hanno annunciato che è in arrivo il supporto alla nota board ARM low-cost Raspberry Pi 4.
Il Raspberry Pi 4 è in commercio sin dal 2019 e diverse altre distribuzioni garantiscono già un supporto ufficiale. Il progetto Fedora fino ad oggi non ha dedicato molte risorse a tale device. Tuttavia in queste ultime settimane alcuni mantainer della distribuzione hanno avanzato la proposta ufficiale per l'inclusione del Raspberry Pi 4 nella lista dei device ARM supportati, anche perché all'interno del kernel Linux, oltre che tramite i pacchetti Mesa, è già presente di default il codice per la gestione di tale dispositivo, inclusi i nuovi driver open source per garantire la GPU (Graphics Processing Unit) acceleration con le librerie OpenGL (ES) e Vulkan.
Dunque con tutta probabilità Fedora 37 godrà del supporto out-of-the-box al Raspberry Pi 4. Si tratta di una funzionalità davvero importante per il progetto. Infatti tramite l'adozione dello stack di driver dedicato a tale board darà la possibilità alla community di sviluppatori indipendenti di realizzare nuovi progetti software e hardware basati proprio su Fedora ed su questa board ARM. Il rilascio della stable release di Fedora 37 è atteso per la fine di ottobre.