Gli sviluppatori di Fedora hanno preso una decisione difficile, pianificando la prossima release per l´agosto di quest´anno e prendendosi parecchio tempo per affinare gli aspetti chiave della distribuzione e nel frattempo ricostruire quasi da zero tutto il processo di sviluppo, in modo da strutturarlo in maniera più moderna. Fedora 21, chiamata in codice Fedora.Next, oltre che aggiornare banalmente il proprio elenco dei pacchetti alle versioni più recenti, farà dei passi in avanti anche per quanto riguarda la struttura interna della distribuzione Linux.
Ad esempio, vedremo in Fedora 21 un migliore supporto a OpenCL, e soprattutto il passaggio alla libreria Hawkey per la gestione dei pacchetti, cardine della questione che riguarda il passaggio da Yum a DNF. Inoltre, verrà abbandonato il supporto ai driver non-KMS, il che implica un alleggerimento del flusso di lavoro relativo all´hardware legacy non indifferente. A breve in teoria dovrebbe essere disponibile la roadmap con tutti i passi che condurranno il team di sviluppo al giorno del rilascio di Fedora 21.
Oltre tutto questo, quello che dobbiamo aspettarci è la ridefinizione di tutto il flusso di lavoro che gira intorno allo sviluppo della distro vera e propria: avremo un Core (di nuovo Fedora Core, si), e degli Extras, in modo che possano anche essere ridefiniti i processi di manutenzione, identificando meglio i set di componenti da trattare con più cura per quello che riguarda gli aggiornamenti.