Non è la prima volta che Facebook, il più grande social network al mondo, viene raggiunto da ordinanze giudiziarie.
Dopo la circolazione di alcuni voci secondo cui il cofondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, copià da altri l'idea di Facebook, salta fuori un cittadino newyorkese, Paul Ceglia, che sostiene di aver diritto a qualcosa come l'84% di quote di proprietà del famoso social network.
Ceglia sostiene di essere in possesso di un contratto firmato per la progettazione e l'implementazione del sito web. Sostiene inoltre che i termini del contratto erano ben chiari: aveva diritto non solo ad un compenso, ma anche ad una percentuale giornaliera fino a quando il sito non sarebbe stato ultimato (secondo i calcoli risulta appunto che tale percentuale sia pari all'84% della società ).
Chiaramente adesso la palla passa ai giudici e ai tribunali newyorchesi, ma per Facebook e Mark Zuckerberg si prospetta un periodo difficile, visto che un giudice di New York, Thomas Brown, ha già disposto il blocco dei trasferimento delle proprietà della società .
Facebook si è sbrigato a dichiarare l'infondatezza di questa causa, dichiarando inoltre che ha già provveduto al ricorso per annullare la sentenza di blocco del giudice Brown.
Vedremo come andrà a finire l'ennesima vicenda giudiziaria che coinvolge Facebook, e se ci sarà davvero un cambio ai vertici del popolarissimo social network.