F-Spot ricomincia un ciclo e annuncia il rilascio della versione 0.7.0, capostipite del ramo di sviluppo che porterà alla versione 0.8. Nuove funzioni (poche) e una massiccia riscrittura di parti del codice per ridurre l´eccessiva occupazione di memoria e la proverbiale lentezza (stiamo sempre parlando di Mono, quindi non aspettiamoci miracoli) che avevano caratterizzato F-Spot fino a questo momento.
Tra le novità il supporto al "reparenting and detatching", una funzione per mettere insieme (o separare) delle immagini simili, toccasana per quanti sono abituati a scattare a raffica nella speranza di farne almeno una buona. Rifatte da zero l´importazione delle foto, con la rilevazione dei duplicati che "finalmente funziona" (se ne sono accorti anche loro!). Sistemato anche il supporto a Facebook e tra piccoli e grandi bachi quelli chiusi sono stati più di 100.
Andando a guardare sotto il cofano, si scopre che F-Spot 0.7.0 prende in prestito alcuni componenti di Banshee, quelli che vanno sotto il nome di Hyena, processo ancora in corso e che coinvolgerà gran parte del codice della futura versione stabile.
Indubbiamente F-Spot è uno dei software per gestire immagini che è più in equilibrio tra pulizia dell´interfaccia e potenza di fuoco. Questo non è però riuscito a mitigare completamente i grossi difetti (principalmente la lentezza e i continui crash) tanto da convincere le distribuzioni principali (ad esempio Fedora e Ubuntu) e molti utenti a cercare alternative. E forse per F-Spot è un po´ tardi per correre ai ripari.