Quando mi capita di leggere le classifiche sui migliori Content Management System (CMS) in circolazione non riesco a non pensare a quanto siano inutili tali valutazioni: vi sono ambiti in cui le classifiche significano davvero poco, e questo è proprio uno di quelli.
La questione è molto semplice: ogni progetto ha delle caratteristiche ben specifiche e dei requisiti altrettanto particolari; pensare che un solo prodotto possa rappresentare la soluzione a tutti i nostri problemi è alquanto fantasioso.
EzPublish dimostra proprio queste affermazioni. La sua notorietà non raggiunge certo quella dei diretti concorrenti, come ad esempio Joomla! o Drupal, e nella maggior parte delle classifiche tale prodotto non è neanche citato... eppure è un applicativo davvero valido.
Questo CMS segue un approccio completamente diverso rispetto a quasi la totalità degli altri prodotti con simile piattaforma (PHP-MySQL): il prodotto si presenta in tre versioni disponibili:
- Plain site
- Ezwebin
- Ezflow
Ognuna di queste piattaforme possiede strumenti e proprietà specifiche, e a seconda della complessità del layout e del progetto web si può scegliere quella più adeguata.
Il CMS dispone di un'interfaccia d'amministrazione davvero importante: attraverso gli strumenti a disposizione possiamo infatti creare classi, personalizzarne i campi, creare gli oggetti e gestire le relazione tra questi.
Certo, rispetto a Joomla! o Drupal è sicuramente un prodotto meno intuitivo, che richiede nella fase iniziale uno sforzo maggiore per comprenderne i meccanismi principali, ma una volta diventati padroni di questi si capisce appieno la potenza di questo CMS ed il sacrificio iniziale è sicuramente ripagato.
Un'altra caratteristica fondamentale di EzPublish è la struttura del file system: esso è organizzato in modo che ogni file possa ereditare le principali proprietà dai file generici dei livelli più alti. Questo permette al programmatore di inserirsi solo dove necessario: la struttura del CMS rimane quindi solida e robusta, facile ma soprattutto veloce da estendere.
Le classifiche non sempre premiano i più meritevoli: provare per credere.