Recentemente Zen Cart Italia ha pubblicato un articolo per prendere posizione contro quanto dichiarato da Confcommercio; infatti, secondo l'associazione di categoria:
il 30% delle merci contraffatte vendute nel nostro paese vengono offerte attraverso Internet.
Conclusione che viene tratta in seguito alla pubblicazione dei dati riguardanti la vendita di prodotti taroccati in Italia.
La protesta di Zen Cart Italia si unisce quindi a quella di AICEL (Associazione Italiana Commercio Elettronico) che, in un interessante 3D del forum ufficiale (intitolato non a caso "falsario a chi?"), definisce le dichiarazioni di Confcommercio come:
l'ennesima notizia a discredito del commercio elettronico italiano.
Quindi il Web sarebbe il primo indiziato tra i nemici del Made in Italy e dei prodotti originali in genere; voi forse pensavate che il circuito del tarocco fosse alimentato dalla criminalità per poi finire sul marciapiede di qualche strada centrale tra la mercanzia di ambulanti che cercano di sbarcare il lunario vendendo borse Prada di cartone. Invece vi siete sbagliati!
Dietro alla grande fiera delle "sole" ci sono in verità oscuri sviluppatori dalla mente deviata, esseri estremamente propensi a sostenere un circuito illegale armati di strumenti il cui solo nome evoca gli scenari più torbidi: osCommerce, Zen Cart, Joomla + Virtuemart, Drupal + Ubercart.
A questi pericolosi personaggi si affiancano solitamente committenti senza scrupoli che solleticano l'avidità degli sviluppatori con promesse di guadagni miliardari quasi sempre mantenute.
Un tempo, quando si doveva dare colpa a qualcuno si cercavano capri espiatori nel malcostume sociale e politico, oggi, forse a causa del disincanto verso istituzioni in continuo discredito, Internet sembra diventato il nuovo "bersaglio" da centrare quando non si sa a cosa mirare.