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Dropbox API v2 con Shared folders e File ID

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Gli sviluppatori di Dropbox, uno dei più noti servizi Cloud per lo storage remoto dei file e la sincronizzazione multidispositivo, hanno recentemente rilasciato un nuova versione delle propria API (Application Programming Interface), la seconda nella storia del progetto, che lascia così lo stadio di anteprima tecnica per poter essere adottata come stabile all'interno delle applicazioni in fase di produzione.

Gli interventi che hanno portato alla realizzazione dell'API v2 sarebbero stati finalizzati in particolare al potenziamento della Core API, i coder avranno come in precedenza la possibilità di accedere tramite le App ai file e alle informazioni messe a disposizione dagli utenti nonché di consentire la condivisione delle risorse, ma questa volta dovrebbero poter contare su un livello di prestazioni ancora più elevato.

I shared folders sono tra le novità più rilevanti di questo nuovo aggiornamento, ciò grazie alla possibilità di poter sfruttare degli endpoints che consentono alle applicazioni di creare cartelle condivise e gestire i permessi ad esse correlati estendendo, nel contempo, le occasioni di sviluppo collaborativo; per quanto riguarda i collegamenti, alla possibilità di definire shared links saranno ora disponibili features per la loro revoca.

Da segnalare anche l'introduzione dei File ID, soluzioni pensate per risolvere eventuali problematiche nel tracciamento delle risorse, soprattutto nei casi in cui dovessero verificarsi delle modifiche a carico dei percorsi. Con l'API Explorer di Dropbox si potranno poi richiamare le interfacce per la programmazione direttamente da browser Web, a tal proposito una documentazione migliorata consentirà di reperire esempi pratici riguardanti la gestione delle richieste e il confezionamento delle risposte.

Attualmente il Dropbox Platform Team fornisce quattro SDK (Software Development Kit) per la realizzazione di soluzioni basate sull'API v2 tramite altrettanti linguaggi: Swift, Python, .NET e Java; presto però il progetto dovrebbe fornire ulteriori alternative per lo sviluppo.

Via Dropbox Developer Blog

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