La versione 4 di KDE è nata nel lontano 2008, accompagnata per anni all´accusa di essere una versione incompleta del desktop environment conosciuto e apprezzato nella sua precedente incarnazione; fortunatamente con il passare dei rilasci, KDE 4 ha riguadagnato buona parte delle funzionalità della versione 3 e ha acquistato una sua identità.
L´arrivo di Qt 5 nel 2012 potrebbe nuovamente sconvolgere questo scenario? Per Aaron Seigo la risposta è no. In un lungo post, Seigo ha infatti esposto i vantaggi che il passaggio alla nuova versione di Qt potrebbe portare a KDE, sottolineando come entrambi i progetti si muovano nella stessa direzione.
L´esempio più evidente è Plasma: l´utilizzo di JavaScript, OpenGL e QML si sposano perfettamente con gli obiettivi (identici) delineati nelle funzionalità di Qt 5; nel caso specifico, la migrazione al nuovo toolkit dovrebbe risultare naturale, anche in virtù del fatto che il suo sviluppo avverrà pubblicamente: questo darà la possibilità agli sviluppatori KDE di intervenire direttamente anche su decisioni tecniche.
In generale, il passaggio da Qt 4 a Qt 5 risulterà meno drastico rispetto al precedente e, se tutto andrà secondo i piani Seigo, gli sviluppatori si troveranno ad affrontare una migrazione simile a quella avvenuta nel passaggio da KDE 2 a KDE 3; la problematica più grossa che probabilmente dovrà essere affrontata sarà quella dell´abbandono di Qt3Support: le applicazioni che verranno portate su Qt 5 dovranno infatti essere totalmente indipendenti dall´ormai vetusta versione del toolkit.
Seigo è convinto che Qt 5 possa migliorare ulteriormente il progetto KDE ed è impaziente di poter iniziare a lavorare su questa nuova versione del desktop environment; voi, invece, come vi trovate con KDE 4? Rimpiangete i tempi di KDE?