Il 16 febbraio 2016 è scaduto il termine ultimo per le preregistrazioni dei nomi a dominio .cloud, estensione per la quale Aruba, attraverso una sua controllata, è divenuta Registro Ufficiale nel novembre del 2014. Ora per i gTLD .cloud è finalmente arrivata la fase di General Availability, ciò significa che chiunque avrà la possibilità di richiedere la registrazione del proprio dominio associato a questo suffisso in grado di sottolineare più di qualunque altro la cloud identity di un'azienda, un professionista o di un progetto.
Ma perché preferire l'estensione .cloud a un più tradizionale .com? Le motivazione di questa scelta sono numerose, a partire dal fatto che il concetto di Cloud è ormai entrato permanentemente nel nostro quotidiano, anche al di là delle realtà più squisitamente IT, e sta rapidamente sostituendo il concetto di Rete divenendone un sinonimo più innovativo. Un dominio .cloud si presenta quindi come particolarmente attuale, è facilmente identificabile nonché adatto a qualsiasi tipo di sito Web e servizio, siano essi proposti da privati o aziende.
Sulla base di questa semplice constatazione il .com, disponibile dal tecnologicamente lontanissimo 1985, potrebbe essere definito come un'estensione per nomi a dominio del passato, un suffisso divenuto ormai quasi inutilizzabile per via del fatto che i nomi più appetibili sono stati "occupati" quasi al completo nel corso del tempo; il .cloud è invece un nome a dominio destinato a divenire sempre più rilevante, oggi come in futuro, per via delle tecnologie che rappresenta.
Il .cloud offre diverse opportunità per definire la propria identità online, perché i nomi a dominio associabili a questa estensione sono ancora liberi e utilizzabili per attività e business tra loro anche molto differenti. In questi giorni gli interessati potranno approfittare della campagna di lancio di Aruba che fino al 29 febbraio 2016 offre per soli 6.99 Euro:
- 1 nome a dominio;
- gestione DNS o Redirect;
- assistenza gratuita h24.
Chi può registrare un nome a dominio .cloud? Tutti, non ci sono infatti restrizioni particolari e non è necessario disporre di un servizio Cloud.