Dopo Atom vs RSS e Feed autodiscovery questa è la terza puntata di una serie che potrebbe essere chiamata l'importanza di servire feed di qualità .
Questa volta vorrei prendere spunto dal report pubblicato da Sam Ruby sugli errori più comuni presenti nei feed per evidenziare l'importanza del tag <guid>, anche conosciuto come attributo rdf:about nei feed RSS 1.0 e <atom:id> nei feed Atom.
Ma di cosa si tratta esattamente? L'elemento guid, sebbene obbligatorio, è fondamentale per agevolare il compito dei lettori per feed, almento quelli costruiti da programmatori con approfondite conoscenze dell'argomento.
Questo tag contiene una stringa necessaria per identificare in modo univoco un item di un feed. Non importa cosa accade al feed, quali modifiche vengono eseguite ai contenuti: fino a quando il valore del guid rimane identico il lettore saprà identificare univocamente la news estrapolata dal feed.
In assenza di questo elemento le cose si complicano. Per valutare l'univocità degli item gli aggregatori devono ricorrere ad altri metodi artigianali come la comparazione dei contenuti, del titolo o dell'URL con il risultato che in caso di lecite modifiche il vostro feed si animerà di comportamenti insoliti.
Vi è mai capitato di aprire il vostro aggregatore e ritrovare tutti i contenuti di un feed come non letti? Ecco, questo è uno dei possibili motivi.
Allora, perché non prendere l'abitudine di fornire un feed a regola d'arte limitando al minimo gli esaurimenti nervosi dei programmatori e degli utenti? Avere cura dei propri feed è importante, almeno per evitare che possano soffrire di crisi di identità .
A questo punto la domanda spontanea: cosa va inserito come contenuto dell'elemento guid (e rispettivi)? Non c'è una risposta univoca. àˆ fondamentale la certezza che la stringa contenuta sia univoca in tutto e per tutto ora e per sempre. Allo scopo è sconsigliato un ID numerico, più consigliata la fusione di parametri correlati al feed come ad esempio l'URL del post completo associato al timestamp della data di pubblicazione.
Anche la codifica attraverso algoritmi appropriati non è da escludere. Nel tentativo di arginare il fenomeno FeedValidator offre una breve spiegazione dell'errore correlato alla mancanza di un elemento identificativo.
E voi? Avete mai provato a validare i vostri feed? Avete mai riscontrato la mancanza di questo elemento o altri errori frequenti?