Quanti lettori posseggono un account presso Diaspora? Bene, quindi avete già ricevuto quella strana email in cui vi si chiede un piccolo sforzo economico per alimentare il progetto. Una simile richiesta come deve essere interpretata?
Posto che non è certa la prima volta che vengono richieste donazioni, ma qui il problema è fondamentalmente uno: Diaspora ha fino ad adesso annunciato novità , prospettato grandi cambiamenti, ma i risultati non sembrano soddisfacenti. E il futuro non sembra radioso, perché intanto Facebook continua ad aggiungere funzionalità , Google Plus è entrato in scena con la potenza del marchio di BigG... e Diaspora?
Venticinque dollari non sono un peso insopportabile per l'utente, ma è proprio la richiesta che suona male. Per conquistare mercato, ma soprattutto per conquistare il cuore dei propri fan, Diaspora farebbe bene a cercare capitali venture perché è evidente a tutti che il progetto di fare concorrenza al social network blu implica grandi sforzi. Creativi, prima di tutto, ma anche commerciali ed economici. Inoltre molti stanno confondendo la richiesta di aiuto economico per far crescere Diaspora, con una sorta di obbligo di donazione. Rileggendo l'email questa ambiguità , di fatto, è presente e può essere male interpretata.
Infine, i 25 dollari potrebbero seriamente comportare un clamoroso flop qualora l'investimento dei fan non si traduca in un ritorno efficace di funzionalità offerte. La community, in queste prime ore, non sembra aver risposto col piglio positivo di chi crede nel progetto. A questo punto per il temerario team di Diaspora si apre un bivio da cui dipende la sopravvivenza dell'idea stessa di anti-Facebook: o si trova un investitore capace di portare denaro fresco col quale tentare la scalata sul Web o si prega affinché la community venga colpita da un clamoroso colpo di fulmine e accolga la richiesta di aiuto-donazione.