Circa un anno fa, i laboratori di Google avevano dato vita ad un progetto per l'implementazione di un nuovo linguaggio completo di librerie accessorie, denominato Dart, con lo scopo di proporre agli sviluppatori una soluzione per la realizzazione di applicazioni Web complesse; da allora, questo strumento è stato coinvolto in un'opera di debugging e di introduzione di funzionalità addizionali che ha portato al realizzazione della prima versione developer-oriented del Dart SDK.
Le features ora introdotte nel Software Development Kit mirano a fornire un prodotto più maturo che in futuro possa proporsi come alternativa a soluzioni più affermate:
- una libreria HTML che funzioni in modo trasparente sui browser più aggiornati;
- l'introduzione di Pub come nuovo package manager;
- un Dart Editor per architetture a 32 e 64 bit (necessita del Java SE Development Kit 7);
- una libreria server-side, quindi non utilizzabile per i progetto browser based, denominata dart:io per lo sviluppo di applicazioni che interagiscano con file, directory, socket, processi e server;
- una Virtual Machine che permette di lavorare con l'engine V8 e di effettuare benchmark con Octane;
- un nuovo traduttore Dart-to-JavaScript;
- una libreria per l'interoperabilità con i sorgenti JavaScript;
- l'introduzione del Chromium build Dartium con supporto nativo per il linguaggio.
Rilasciato insieme ad una nuova raccolta di specifiche, Dart prosegue così con l'obiettivo di rappresentare un'alternativa a JavaScript, del quale vuole essere un'evoluzione, e di bypassare la classica distinzione tra linguaggi statici e dinamici.
Se questa iniziativa è destinata ad avere successo, saranno essenzialmente gli sviluppatori a deciderlo.