Non lascia adito ad interpretazioni un recente studio interno condotto in Danimarca per valutare la sostituzione della suite di Microsoft con l´agguerrita alternativa open sponsorizzata dall´ormai "defunta" Sun. Gli studenti hanno bocciato OpenOffice, ritenendolo ben lontano da Microsoft Office sia per usabilità che per risultati ottenuti.
Le versioni utilizzate sono state OpenOffice.org 3.1 e Microsoft Office 2007. Lo scontro ha riguardato solo gli applicativi per la scrittura testi (Word contro Writer) e per le presentazioni (Powerpoint contro Impress). Impress, in particolare, è uscito con le ossa rotte: rispetto alla controparte proprietaria, gli studenti lo hanno ritenuto troppo lento e dedito a crash improvvisi, con problemi nell´importazione dei suoni e difficoltà nel design delle slide.
Un po´ meglio è andata a Writer, che ha pagato pegno principalmente nella sezione "matematica". Una parte del test svolto dagli studenti prevedeva infatti l´inserimento di alcune formule: l´Equation Editor di Microsoft ha avuto una facile vittoria.
Altre lamentele su OpenOffice hanno riguardato la penuria di stili e modelli, una risorsa che invece abbonda in casa Microsoft. A discolpa della suite open source bisogna ricordare che la maggior parte dei "collaudatori" avevano già familiarità con i prodotti Microsoft. Una scusa che non nasconde i problemi di stabilità, o la reale inadeguatezza dell´editor di formule matematiche.
Oltre alle "noie" riscontrate dagli studenti danesi, immaginiamo che anche i nostri lettori abbiano le proprie esperienze al riguardo: in cosa OpenOffice è ancora indietro?