Il 31 maggio sono stato in via Tortona allo IAB Forum. Tema centrale, la creatività nella comunicazione e nella pubblicità .
Attentissimi alle discussioni, varie centinaia di persone (il dato ufficiale parla di 400) si sono fermate ben oltre lÂ’orario di chiusura dei lavori. Intensi sono stati anche gli scambi nelle fasi di break. In maggioranza giovani creativi e addetti alla comunicazione, numerosi erano anche i rappresentanti marketing di aziende italiane. Sicuramente un buon luogo di confronto, quindi.
Inizio col raccontarvi in estrema sintesi gli argomenti che sono stati trattati.
Il messaggio emerso con maggiore evidenza è che la creatività deve essere multi-canale. Vari relatori hanno insistito su questo tema. Stampa, televisione, Web e radio non possono dimenticarsi uno dellÂ’altro. Chi lavora nella Comunicazione, deve tenere presente questi aspetti.
Bella la tesi di Maurizio Sala, presidente di Art Directors Club Italia, secondo cui la creatività deve trarre spunto dalla vita di tutti i giorni, dal quotidiano, da cià che ognuno di noi può riconoscere per strada.
La pubblicità online è salita di quasi il 50% diventando sempre più importante. Sempre più numerose sono le aziende che chiedono web advertising nellÂ’ambito dei loro progetti di promozione o branding.
La creatività deve aumentare il suo livello di interazione con gli utenti. Interessanti casi sono stati mostrati da alcuni intervenuti.
Luca Guerrieri, responsabile advertising di Virgilio, ha evidenziato come il Web consenta alla pubblicità di essere presente assieme ai contenuti, condividendone lÂ’intervallo di esposizione. A differenza del break pubblicitario imposto su televisione e radio, cià consente una minor sensazione di fastidio allÂ’utente.
Per concludere, un accento è posto sul fatto che per il “mobile” la creativa debba essere ancora studiata. CÂ’è spazio per tutti, quindi.
Ovviamente non è mancato qualche piccolo problema ed alcune note non proprio positive, vorrei farle, anche per dare un feedback costruttivo, in attesa del prossimo evento.
Inizio col primo punto, secondo me tra i più gravi. Mi pare strano che persone che si presentano come rappresentanti di società esperte di comunicazione, non riescano a stare nei tempi loro assegnati per lÂ’intervento.
Si parla di creatività multi-canale e poi le presentazioni, in alcuni casi evidentemente preparate per lÂ’evento, fanno fatica a funzionare. Spesso i meccanismi si inceppano per qualche opzione del browser o per piccole differenze di configurazione.
Mi chiedo se tutte le parti musicali, alcune delle quali famosissime, siano state usate con lÂ’approvazione del titolare dei diritti.
Alcuni, pochi per fortuna, hanno trasformato il loro intervento in semplice pubblicità per la propria azienda. Mi chiedo come sia possibile che ancora non ci si renda conto che ad essere così commerciali, per altro con davanti una platea che non è di potenziali clienti, non si migliori per nulla la propria immagine.