Chi come me scrive comunicati stampa se n'è già accorto. Metà dei circuiti italiani di comunicazione stampa si chiamano "Comunicati Stampa" punto qualcosa.
Bella questa. Siamo tutti esperti di comunicazione, blateriamo del fatto che ognuno di noi deve avere una propria identità , insegniamo ai nostri clienti che devono distinguersi, spieghiamo che logo e nome sono fondamentali nel processo di costruzione di un brand e poi che facciamo? Dato che abbiamo molta fantasia, creiamo circuiti che si chiamano Comunicati Stampa, per consentire agli addetti stampa di inserire i comunicati stampa. Poi dato che molti hanno già occupato questo nome, ci attacchiamo un CS, un biz, un net, un qualunque cosa ci venga a tiro.
Il bello è che poi li guardi e sono pure tutti uguali, sia sul front-end pubblico, sia su quello interno di editazione, al punto che mentre inserisci un post non sai dove lo stai inserendo ed ovviamente il nome non ti aiuta.
Insomma, come se un vino, dato che è un vino, si chiamasse semplicemente Vino, invece che Brunello di Montalcino, Barolo, ecc. ecc.
Ovviamente ho usato i circuiti di comunicati stampa, ma è solo un esempio. Se giriamo tra vari settori, questa moda pare imperante.