In Training Day (anzi, probabilmente in Philadelphia), pellicola americana che valse l'oscar a Denzel Washington, il protagonista era solito ripetere, per farsi spiegare un concetto:
spiegamelo come se avessi tre anni.
Una vicenda personale mi ha permesso di cimentarmi in una situazione simile, con 80 anni di differenza: ottantatre. Tanti ne ha mio nonno, al quale ho dovuto spiegare che cosa sia un blog.
Diciamo che mi è andata bene: nella maggior parte dei casi, un blog è una sorta di diario personale. Non è il caso di Edit, ma chissà dove mi sarei addentrato nel tentativo di spiegare al suddetto nonno che cosa sia Edit, e soprattutto quali siano gli argomenti trattati (alcuni dei quali, non faccio fatica ad ammetterlo, sono piuttosto complessi anche per un giovine come me).
Ebbene, trovarmi di fronte alla banalità di dover rendere chiaro cosa fosse un blog, con parole povere e comprensibili, ad un inesperto del mestiere, mi ha fatto pensare a tutte quelle circostanze in cui il nostro interlocutore professionale - cliente, collega o superiore - non ha la benchè minima idea di cià che gli stiamo raccontando.
Dal calderone dei pensieri estraggo tre esempi, i primi che mi vengono in mente, senza entrare troppo nel dettaglio:
- il Trust Rank;
- il linguaggio XML;
- il Web 2.0;
Come li spieghereste a vostro nonno (alias padre anziano, alias interlocutore professionale assolutamente a digiuno in materia) tenendo presente, ovviamente, che lui non sa cosa sia il Page Rank, non conosce l'HTML e intuisce a malapena che Internet non è un luogo fisico?
Spesso, ne converrete sicuramente, anche questo argomentare nel deserto fa parte del nostro lavoro quotidiano...