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Steam Deck: le caratteristiche di SteamOS 3.0

Collabora illustre la innovazioni introdotte in SteamOS 3.0
Steam Deck: le caratteristiche di SteamOS 3.0
Collabora illustre la innovazioni introdotte in SteamOS 3.0
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La nuova Steam Deck, ovvero la console lanciata da Valve in queste settimane, sta facendo molto parlare di se, soprattutto perché si tratta di un dispositivo portatile capace di far girare i giochi presenti nella propria libreria di Steam senza troppi problemi. Steam Deck è animata da SteamOS 3.0, una distribuzione sviluppata dai developer di Valve che si basa sui pacchetti di Arch Linux. Tale sistema è stato pensato appositamente per spremere al meglio l'hardware che anima il dispositivo.

Durante lo sviluppo di Steam Deck e di SteamOS 3.0 il team di coder dell'azienda guidata dal CEO Gabe Newell ha collaborato con diverse società del settore dell'emulazione software, in modo da offrire un supporto di prima qualità anche ai giochi nativi per Windows. Ad esempio in questi giorni Simon McVittie, open source developer di Collabora, si è congratulato con Valve per il lavoro svolto sul codice che anima Steam Deck. Lo sviluppatore ha infatti pubblicato un articolo sul blog di Collabora, impresa specializzata nella consulenza sul software open source, dove ha illustrato le principali innovazioni presenti su SteamOS 3.0:

"Questo nuovo dispositivo viene fornito con una nuova versione di SteamOS, una distribuzione Linux specializzata per i gaming device, su cui Valve e Collabora hanno lavorato insieme per diversi anni. SteamOS 3 è basato su Arch Linux, una distribuzione roling release che include l'ultima versione dei driver Mesa per il supporto all'accelerazione grafica 3D, e sostituisce SteamOS 2 che invece era un fork di Debian e veniva usato sulle Steam Machine."

Secondo Simon McVittie uno dei principali contributi di Collabora a SteamOS 3.0 riguarda il supporto per l'implementazione dei cosiddetti "seamless system update", cioè gli aggiornamenti di sistema "senza interruzione". Si tratta in buona sostanza di un paradigma di upgrade definito come "A/B” design. Sostanzialmente all'interno di Steam Deck convivono contemporaneamente due versioni di SteamOS 3.0, ovvero l'edizione più aggiornata e la build immediatamente precedente. Queste release del sistema vengono posizionate all'interno di due partizioni separate e ad ogni aggiornamento viene cancellato solo il system update meno recente in modo tale che in caso di problemi l'utente abbia sempre un sistema stabile su cui appoggiarsi.

Infatti se l'upgrade appena installato non si avvia correttamente il bootloader, appositamente progettato da Collabora e Valve, ritorna automaticamente alla partizione di sistema precedente. Tale approccio rendere di fatto impossibile "brickare", ovvero rendere inutilizzabile, lo Steam Deck.

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