Tra i motivi che hanno portato Google Chrome a diventare il browser per la navigazione Web più utilizzato della Rete vi sono sicuramente il supporto per un vasto ecosistema di estensioni, gli aggiornamenti frequenti, le performance elevate, un password manager efficiente e degli strumenti avanzati per la sincronizzazione tra più dispositivi. Fra tali caratteristiche non troviamo invece il consumo di risorse che l'applicazione di Mountain View non ha mai dimostrato di gestire al meglio.
Forse esagerando un po', si può dire che fino ad ora utilizzare Chrome anche con una buona dotazione di memoria RAM e una CPU di medio livello ha sempre sempre rappresentato uno sfida per i device, soprattutto quando si ha la necessità di aprire diverse schede in contemporanea, ma nel prossimo futuro le cose potrebbero cambiare grazie al lavoro fatto dagli sviluppatori sulla versione 85.0.4182.0 attualmente presente nel canale Canary.
Canary ospita le Nightly build indirizzate ai developer che desiderano testare le ultime feature in anteprima. Si tratta per definizione di una release instabile e, in questo caso, eventuali bug sono accettabili e non è detto che la release definitiva sarà in grado di garantire il medesimo livello di prestazioni a parità di consumi.
In ogni caso gli interventi effettuati nei laboratori di Big G non partivano da zero ma sono stati il risultato di ulteriori implementazioni delle migliorie già apportate dal team di Microsoft Edge per la realizzazione della versione basata sulla codebase di Chromium.
Nel caso specifico i benchmark eseguiti dagli sviluppatori della Casa di Redmond avrebbero permesso di registrare un consumo di memoria RAM inferiore del 27% rispetto alla release di Chromium utilizzata come sorgente. I maggiori vantaggi delle modifiche apportate sarebbero rilevabili nelle configurazioni meno equipaggiate dal punto di vista dell'hardware e saranno queste il futuro riferimento di Google per una revisione completa della gestione delle risorse da parte di Chrome.