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Chrome abbandona le estensioni di terze parti e l'architettura NPAPI

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Oltre alle numerose novità dedicate agli sviluppatori, alcune delle quali verranno ulteriormente implementate nella release 36, e al passaggio dall'interfaccia GTK2 ad una soluzione multipiattaforma come Aura UI, Chrome 35 ha portato con sè un'altra importante novità che consiste nella dismissione del supporto per estensioni di terze parti basate sull'architettura NPAPI (Netscape Plugin Application Programming Interface) considerata datata dai tecnici di Big G nonché causa di malfunzionamenti.

NPAPI, originariamente concepita per Netscape, è stata poi implementata per i plugin di numerosi browser tra cui Firefox, Safari ed Internet Explorer; qualche anno fa Google rese noto il progetto PPAPI (Pepper Plugin API) volto a modificare NPAPI per ottenere un livello di sicurezza maggiore nell'adozione di estensioni e progettare plugin cross-platform. PPAPI, introdotto in Chromium nel 2012, rappresentò il primo passo di Mountain View in un percorso che dovrebbe portare al totale abbandono di NPAPI.

L'iniziativa dell'azienda californiana dovrebbe coinvolgerebbe le versioni meno recenti del Flash Player di Adobe, plugin Java ed estensioni Silverlight rese compatibili tramite Pipelight; quindi, se da una parte in futuro dovrebbe essere ancora disponibile il supporto per il lettore di file in formato PDF, per contro non dovrebbe essere possibile adottare il plugin VLC per la riproduzione di multimedia via browser. Per molti aspetti tale scelta sembrerebbe voler promuovere la produzione di contenuti basati su HTML5 e WebRTC.

Per la precisione, gli sviluppatori di Google avrebbero stabilito di rimuoverne il supporto per NPAPI limitandosi per il momento alla release 35 per le distribuzioni basate sul Kernel Linux, per quanto riguarda invece le altre piattaforme compatibili come (Mac) OS X e Windows (più diffuse), l'abbandono di questa architettura dovrebbe divenire definitivo con i prossimi rilasci del browser.

Sostanzialmente, la decisione di fare a meno delle estensioni basate su NPAPI sarebbe derivata dalla constatazione che la maggior parte dei crash prodotti da Chorme non sarebbero motivati da problemi legati al core dell'applicazione, ma da plugin di terze parti.

Via Chromium

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