La nuova versione di prova del browser di Mountain View, Google Chrome 36 Beta, include alcune interessanti novità dedicate in particolare agli sviluppatori che dovrebbero andare a completare il lavoro svolto durante l'implementazione della release 35, rilascio che aveva costretto gli uomini di Big G a rinunciare a parte delle feature inizialmente promesse.
Com'era prevedibile, le novità proposte riguarderebbero soprattutto le applicazioni destinate all'ecosistema mobile (nonché i relativi device) e le Web applications, per cui dovrebbe essere possibile ritrovarle in tutte le definitive destinate alle diverse piattaforme attualmente compatibili: Android, Windows, Os X, distribuzioni Linux e Chrome OS.
Da segnalare innanzitutto l'introduzione del supporto per element.animate()
, esso riguarda in particolare l'interfaccia di programmazione JavaScript per le animazioni Web che consente di animare contenuti attraverso l'utilizzo di script. In particolare la funzione element.animate()
rappresenterebbe una componente preliminare dell'API e dovrebbe permettere di progettare Web animations in CSS con JavaScript.
L'utilizzo della funzione dovrebbe portare con sé alcuni importanti vantaggi sia dal punto di vista delle prestazioni che da quello relativo alla richiesta di risorse per il caricamento delle animazioni, questo perché la funzione supporta la loro generazione dinamica, inoltre, non presenta il limite proprio delle transizioni CSS che lega la generazione degli eventi alle modifiche di stile.
Gli HTML Imports sono invece una parte dei Web Components che da la possibilità di includere documenti HTML in ulteriori file HTML tramite l'utilizzo di link rel="import"
; nello specifico, un'importazione HTML potrebbe contenere codice CSS, JavaScript, altro markup o qualsiasi elemento possa essere inserito in un file HTML, per cui si potrebbe rivelare un'ottima soluzione per il packaging e la distribuzione di Web Components.
Infine Object.observe()
fornirà un maggior supporto per il data-binding e permetterà di monitorare le modifiche a carico degli oggetti JavaScript; in sostanza lo sviluppatore potrà definire una callback finalizzata all'osservazione di più oggetti potendone intercettare tutti i cambiamenti di stato tramite una sola chiamata asincrona.