Mountain View ha reso disponibile Google Chrome 28 per i sistemi operativi Windows e (Mac) Os X, la definitiva della stessa versione era stata rilasciata lo scorso 17 giugno per alcune distribuzioni basate sul Kernel Linux (Stable Channel 28.0.1500.45) tra cui Ubuntu 12.04 LTS ("Precise Pangolin"), Debian 7 ("Wheezy"), OpenSuSE 12.2 e Fedora Linux 17 o release successive.
Si tratta del primo aggiornamento del browser che viene rilasciato con il rendering engine Blink in sostituzione di WebKit del quale rappresenta un fork, il nuovo motore sarebbe stato introdotto in particolare per migliorare il supporto nella gestione delle architetture multi processo che rappresenta uno degli obiettivi fondamentali del progetto Chromium.
Digitando "chrome://version/" nella barra degli indirizzi si nota ora il riferimento a Blink in versione 537.36 (@153022) che all'interno dell'User-agent viene indicato come "AppleWebKit/537.36"; si tratta di un primo passo verso l'indipendenza di Google Chrome da un engine che nel corso degli ultimi anni si è quasi affermato come un standard di fatto. Ora resta da stabilire quale possa essere il futuro impatto delle maggiore differenziazione portata da Blik sui Web standard.
Un'altra novità importante di presente in Chrome 28 è l'introduzione di un sistema di notifiche che permetterà agli sviluppatori di implementare e formattare pop-up in modo che Apps ed estensioni possano mostrare testi e immagini così come di prevedere azioni per l'interazione con gli utenti; tale funzionalità è stata mutuata dal sistema operativo Chrome OS ma era già stata inclusa in Chrome Canary per Windows a partire dallo scorso marzo.
In precedenza Google Chrome presentava già un supporto essenziale per le notifiche, ma in questo caso si è avuta un'evoluzione verso le rich notifications che non prevedono soltanto la possibilità di mostrare contenuti, ma anche quella di fornire delle interfacce per comunicare e interagire con le applicazioni integrate nel browser.
Attualmente il nuovo sistema avanzato per le notifiche è disponibile nella release per Windows, in quella per (Mac) Os X dovrebbe essere introdotto a breve.
Via: Google Chrome Blog
