Circola in rete di recente un nuovo acronimo: POSH,
che sta per Plain Old Semantic HTML (che in italiano si tradurrebbe
in qualcosa del tipo il caro vecchio HTML semantico). Traduco l'introduzione a POSH dalla pagina principale del sito dei microformats:
POSH racchiude le buone pratiche dell'uso dell'HTML semantico
per realizzare pagine web. Il markup semantico è un sottoinsieme degli elementi HTML 4.01 (o XHTML 1.0) che sono semantici piuttosto che presentazionali. Il modo migliore per imparare e capire POSH è metterlo in pratica.
Oltre alla già citata pagina di presentazione, altre letture meritevoli sono Posh Patterns di Jeremy Keith, The importance of being POSH di Tantek e Getting back to POSH di Chris Messina. Ecco alcune considerazioni riassuntive e personali:
- POSH non è una nuova tecnologia
- POSH non è un nuovo modo di scrivere markup
- L'acronimo POSH nasce come un mnemonic che sia più facilmente memorizzabile di markup semantico
- Lo scopo di POSH è incitare e rafforzare l'uso del markup semantico
e dei web standards - POSH potrebbe diventare un trend o una buzzword (ovvero
un termine di moda) - POSH ha poco a che vedere con i microformats, anche se include
questi ultimi come suo sottoinsieme proprio.
Personalmente, l'unico punto davvero positivo tra quelli elencati sopra è il quarto. Detto cià, la domanda sorge spontanea: abbiamo bisogno di un acronimo
o di un nuovo nome per qualcosa che già esiste, fa parte del nostro
background o delle nostre letture e/o pratiche di sviluppo abituali? Io non ne
sono tanto sicuro..
Concludo segnalando Just Another Stupid Acronym (JASA), un post che fa il verso a POSH e conclude: Non c'è un processo. Fai le cose come hai sempre fatto. Solo che ora ha un nome. Un nome differente, intendo..