Canonical, forse a voler tastare il polso all´utenza dopo il clamore suscitato dall´introduzione di Unity quale desktop per GNOME nella futura Ubuntu 11.04, ha di recente condotto un test di usabilità su Unity, intervistando un piccolo gruppo di 15 persone di varie età (e mediamente non esperte di Linux).
Secondo lo studio, Unity è stato giudicato di primo acchito semplice e chiaro, e sembra sia piaciuta l´idea di un desktop orientato alle applicazioni (anziché ai file).
Ma col passare del tempo iniziano i primi problemi; ciò che non va è la lentezza di Unity e le sue performance, che hanno influito negativamente sulla user experience fino al punto di giungere a chiedere se il sistema si fosse bloccato o meno. Inoltre, parecchia confusione ha dato il non avere "sott´occhio" tutte le risorse sulle quali si stia lavorando: minimizzare i programmi attivi o semplicemente sapere quali programmi sono aperti, segno che "qualcosa" non va.
Confusione che si ripropone nella ricerca di un qualche oggetto, dato che manca il feedback che informi l´utente se qualcosa sta avvenendo oppure no.
Seguono difficoltà ad aggiungere programmi al launcher e, finalmente, lodi al modo in cui Ubuntu (leggi: quasi tutte le distribuzioni Linux) reperiscono e installano software aggiuntivo.