Secondo i dati riportati dall'ultima edizione del TIOBE Index C e Java possono contare su un livello di popolarità molto simile, ma nel corso del mese di aprile 2020 il primo avrebbe superato il secondo riconquistando lo scettro di linguaggio di programmazione preferito dagli sviluppatori. Una situazione del genere non si verificava dal 2015 ed è sicuramente interessante cercare di comprenderne le ragioni.
Una motivazione del ritorno di C al primato potrebbe essere ricercata nell'emergenza creatasi in seguito alla pandemia di Coronavirus. Per quanto possa sembrare strano, infatti, il lockdown che ha costretto milioni di aziende a modificare almeno temporaneamente il proprio modello di business, e molti più lavoratori ad operare dalle proprie abitazioni, ha favorito la diffusione di alcuni linguaggi e, in alcuni casi come quello di Cobol, la loro riesumazione.
A tal proposito è possibile citare gli esempio di Python e R, due soluzioni che si rivelano particolarmente utili nelle procedure di Data analysis e che trovano oggi un ampio utilizzo nella ricerca di cure, terapie e vaccini contro il COVID-19. Nello stesso modo l'indice di TIOBE ha evidenziato una crescita in termini di popolarità dei linguaggi per la realizzazione di embedded software, come per esempio lo stesso C, che sono impiegati diffusamente nella creazione di applicazione per i dispositivi medici.
C si trova attualmente in cima alla classifica grazie ad un rating del 17.07% e una crescita del 2.82% nel periodo considerato, Java ha conseguito invece un rating del 16.28% grazie ad una tendenza all'incremento assestatosi sullo 0.28%. Medaglia di bronzo per Python (rating 9.12% e crescita dell'1.29%) che fa meglio di C++ (rating 6.13% e -1.97%). Nello stesso indice troviamo anche alcuni linguaggio di sviluppo orientati al Web come per esempio JavaScript (al VII posto e con una tendenza all'incremento) e PHP (VIII) che sale un gradino rispetto allo scorso anno.
Il TIOBE Index è un indice di popolarità dedicato ai linguaggi per il coding e il suo valore è puramente indicativo. In ogni caso, come sottolineato dai ricercatori che lo aggiornano mensilmente, non rappresenta e non vuole essere una classifica dei migliori linguaggi di programmazione.
