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Bug consumo energetico in Linux: arriva la patch

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Torniamo al noto problema dell´elevato consumo energetico dei moderni kernel Linux: come si è già avuto modo di dire più volte, essendo stati scoperti alcuni problemi di funzionamento, Linux 2.6.38+ non forza l´ASPM (Active State Power Management) per i dispositivi PCI-E se il BIOS non lo istruisce in tal senso, con il risultato di consumare talvolta molta più energia dacché molti BIOS non fanno menzione se si debba o meno attivare la funzionalità.

Ebbene, forse qualcosa si muove: Matthew Garrett, Red Hat engineer,

[!] Ci sono problemi con l'autore. Controllare il mapping sull'Author Manager

alcune patch, la prima e principale delle quali chiamata "PCI: rework ASPM disable code" che secondo Phoronix stanno dando (finalmente) i risultati sperati.

Il lavoro riscrive le condizioni che fanno decidere al kernel se attivare o meno l´ASPM per i dispositivi PCI-E, non più sulla base del BIOS: in sintesi, viene mimato il comportamento di Windows e viene deciso caso per caso, da ciò che capisco mediante euristiche basate sul comportamento del device e mediante blacklist.

Era davvero tutta e sola colpa dei BIOS?

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