Peter-Paul Koch ha da poco pubblicato browser detect, uno script per fare il browser sniffing, con la raccomandazione di usarlo consapevolmente e con cautela. Si tratta di una pratica ormai dimenticata in favore dell'object detection per verificare il supporto del DOM, su cui si dovrebbero basare gli script di moderna concezione.
Recentemente, inoltre, è stato pubblicato anche CSS browser Selector: da un'idea del team
di 37signals, è un modo per servire regole specifiche ai diversi browser grazie proprio al browser
sniffing mediante Javascript.
La mia riflessione, appena ho letto l'articolo: in teoria
è una buona idea, ma in pratica non dovrebbe esserci mai bisogno di approcci simili, che
vanno considerati al pari degli hack CSS se non peggio. In questo caso infatti si tratta
di introdurre una variabile in più (Javascript) lasciando, è vero, il CSS pulito, ma vincolandosi alla presenza di Javascript e introducendo i limiti della browser detection, associata ormai alla "vecchia scuola" dello scripting. Critico in merito (sia sull'approccio che sull'implementazione) anche Peter-Paul Koch, che ha ripreso l'argomento in The dangers of browser detects.