Quando parliamo di hosting online di repository di codice pensiamo subito a GitHub il quale si è imposto come piattaforma leader del social-coding. Tuttavia Bitbucket, noto e apprezzato soprattutto dagli utilizzatori di Mercurial, cerca da sempre di imporsi come alternativa e lo fa sempre giocando carte molto interessanti.
Dopo l'introduzione del supporto a Git, questa volta è arrivato il turno di un sostanziale ridisegno del portale.
Il primo evidente protagonista del nuovo Bitbucket è l'interfaccia utente. La nuova grafica ricorda molto Facebook ma ha il pregio di essere più razionale, pulita e veloce della precedente. In particolare una piacevole timeline racchiude le principali informazioni del repository e i commit recenti. Oltre a questo anche la navigazione nel codice e la visualizzazione delle differenze fra versioni diverse di un file ha subito drastici miglioramenti.
Un'altra modifica interessante che riavvicina Bitbucket a GitHub è la possibilità di inserire commenti "in-line", ovvero ad ogni singola riga di codice, nonché di discutere e approvare tutte le richieste di merging (che possono essere gestite molto facilmente direttamente dall'interfaccia web).
A questo si aggiungono modifiche minori come la possibilità di formattare commenti e bug tramite Markdown, la possibilità di impostare filtri veloci per ogni dato e una pagina di admin e delle preferenze dell'account semplificate.
Qualcuno forse storcerà il naso come succede ad ogni rivoluzione grafica di un sito ma, secondo il mio parere, tutte le modifiche vanno nella direzione giusta e Bitbucket sembra ancora di più una valida alternativa a GitHub.