Poco tempo fa i responsabili di Docker hanno deciso di inserire dei limiti riguardo alla quantità di immagini di container su cui gli utenti free possono effettuare pull da Docker Hub prima del respingimento delle richieste, tale iniziativa ha però creato più di una preoccupazione presso chi utilizza piattaforme Cloud pubbliche. Non parliamo di limitazioni troppo severe, tanto che le nuove policy prevedono un massimo di 100 pull per immagine ogni 6 ore nel caso degli utenti anonimi e di 200 ogni 6 ore per quelli autenticati anche se aderenti alla formula di utilizzo gratuito.
Le reazioni di Google e Amazon
A lamentarsi di questa decisione sono stati anche alcuni nomi noti, come ad esempio Mountain View. Come impostazione predefinita Docker Hub vede infatti GKE (Google Kubernetes Engine) come un utente anonimo, questo significa che nel caso in cui le credenziali per l'accesso al servizio non vengano specificate in fase di configurazione il cluster dovrà sottostare al limite minimo previsto. Un vero problema considerando che diversi deployment di Kubernetes su GKE sfruttano delle immagini pubbliche
Tra le altre voci contrarie all'inserimento dei nuovi limiti troviamo anche un vero e proprio colosso del Cloud computing come AWS (Amazon Web Services) i cui sviluppatori hanno innanzitutto pubblicato dei suggerimenti grazie ai quali aggirare parzialmente il problema e, in secondo luogo, hanno deciso di realizzare un proprio public container registry da proporre quale alternativa a Docker Hub.
Caratteristiche (e limiti) del container registry di AWS
Il progetto prevede di creare una nuova piattaforma attraverso cui chiunque avrà la possibilità di effettuare pull sulle immagini di container disponibili, nessuno dovrebbe essere escluso, neanche gli utenti anonimi. Nello stesso modo gli sviluppatori potranno utilizzare direttamente AWS come Host sia per le immagini pubbliche che per quelle private.
Il fatto che questa soluzione sia stata pensata per sostituire un Docker Hub ora limitato in termini di accesso non significa che a sua volta essa non debba presentare dei limiti. A questo proposito il container registry di AWS consentirà di condividere immagini pubbliche in uno spazio gratuito dedicato allo storage delle dimensioni di 50GB, mentre il pulling anonimo delle immagini sarà gratuito per i primi 500 GB di banda su base mensile.
Gli utenti potranno godere invece di una tolleranza maggiore potendo sfruttare mensilmente fino a 5TB di banda.