AWS Elastic Beanstalk è il nuovo arrivato nella famiglia Amazon Web Services, che per chi non lo sapesse è probabilmente l'offerta cloud più completa disponibile sul mercato, vantando soluzioni diversificate di storage, server virtuali, CDN e molto altro.
Se vi chiedete cosa c'entri Java è presto detto: nella prima versione di Elastic Beanstalk è presente il supporto ad Apache Tomcat, il più popolare servlet container.
Per effettuare il deploy di una applicazione Web, dopo averne generato il relativo archivio WAR, basterà caricarlo in Elastic Beanstalk (ad esempio tramite l'AWS toolkit per Eclipse, ma le possibilità sono molteplici) e sarà subito possibile effettuare l'accesso all'applicazione tramite un apposito URL del tipo http://nome-applicazione.elasticbeanstalk.com/.
Grazie alla presenza di tutta la piattaforma AWS sotto il cofano, un'applicazione Elastic Beanstalk avrà a disposizione numerosi strumenti di gestione e monitoraggio, nonché la possibilità di utilizzare svariate soluzioni di storage, da quelle di AWS, come RDS o SimpleDB, ai "canonici" database Microsoft SQL Server o Oracle.
Come per gli altri prodotti a marchio AWS, l'obiettivo resta quello di fornire una piattaforma affidabile e scalabile con costi proporzionati all'effettivo utilizzo dell'applicazione.