Il gruppo di ransomware Clop ha dichiarato di essere responsabile degli attacchi informatici che hanno colpito Cleo, azienda specializzata nel trasferimento sicuro di dati tra imprese. Cleo, nota per lo sviluppo di piattaforme come Harmony, VLTrader e LexiCom, è stata vittima di una vulnerabilità zero-day che permetteva l'esecuzione di codice da remoto. Nonostante la disponibilità di una patch correttiva, i ricercatori hanno scoperto un metodo per aggirarla, consentendo agli hacker di sfruttare il punto debole per accedere ai dati sensibili delle reti aziendali.
Clop, un nome già noto per precedenti attacchi contro altre piattaforme di trasferimento file come Accellion, SolarWinds e MOVEit, ha confermato di aver sfruttato la falla di Cleo per raccogliere informazioni riservate. In un comunicato diffuso sul proprio sito, il gruppo ha affermato di voler eliminare i dati sottratti durante le campagne precedenti, concentrandosi invece su quelli raccolti attraverso gli attacchi più recenti.
La sicurezza dei dati delle aziende deve essere considerata una priorità
Questo episodio evidenzia ancora una volta la crescente complessità e pericolosità delle minacce informatiche. È un promemoria per le aziende dell'importanza di mantenere costantemente aggiornati i propri sistemi e applicazioni. La sicurezza delle piattaforme di trasferimento dati, in particolare, deve essere considerata una priorità, e le aziende devono collaborare attivamente con i fornitori di software per individuare e risolvere rapidamente eventuali vulnerabilità.
La lotta contro gruppi di ransomware come Clop non può essere affrontata individualmente. È necessaria una strategia globale che coinvolga aziende, governi e la comunità della sicurezza informatica. La condivisione delle informazioni tra le parti e la cooperazione internazionale sono fondamentali per arginare queste minacce sempre più sofisticate. L’attacco a Cleo rappresenta l’ennesimo avvertimento sull’urgenza di adottare misure preventive e di rafforzare la resilienza dei sistemi informatici per affrontare i rischi legati al cybercrimine.
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