Il team di coder di Asahi Linux, la distribuzione dedicata ai computer dotati di SoC (System On a Chip) ARM Apple Silicon, è all'opera sul ramo di sviluppo del sistema. Secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori del progetto il prossimo major di Asahi Linux dovrebbe contenere diverse innovazioni interessanti come ad esempio il supporto ai nuovi chip Apple Silicon M2, ovvero quelli recentemente lanciati da Apple durante la sua recente conferenza WWDC22. Nel dettaglio si tratta degli SoC equipaggiati sul nuovo Macbook Air e sul Macbook Pro 13.
Probabilmente entro fine anno le CPU (Central Processing Unit) e GPU (Graphics Processing Unit) M2 faranno la loro comparsa, sicuramente con nuove incarnazioni maggiormente prestanti, anche sugli altri modelli della lineup di notebook della casa di Cupertino.
I developer del progetto puntano non solo alla semplice esecuzione del sistema operativo ma vogliono rendere Asahi Linux cosi ottimizzata da poter sostituire del tutto MacOS. Il porting della distribuzione sulle macchine Apple M2 è stato avviato verso la fine di giugno. Lo sviluppatore Hector Martin è già riuscito già ad eseguire un primo boot del kernel Linux su un Macbook M2. Tuttavia manca ancora il relativo codice per la gestione di quasi tutte le periferiche hardware, come ad esempio i moduli WIFI e Bluetooth.
Per il momento il team di programmatori si sta focalizzando sullo sviluppo di driver per la gestione delle periferiche di input, mouse e tastiera, per poi passare al resto nei prossimi mesi. Secondo quanto dichiarato da Hector Martin, tramite un post sul suo profilo Twitter, le patch per garantire il funzionamento della keyboard ed il firmware per il supporto alle funzioni di multitouch del trackpad sono già pronte e dovrebbero essere presto distribuite con i prossimi aggiornamenti del sistema. All'appello mancano dunque elementi importanti come: il Power management, le porte Thunderbolt e la gestione della GPU acceleration.